La sveglia del cellulare suona alle 4.00 del mattino, ma ero già sveglio da almeno una ora.
La valigia è già pronta, una doccia e via. Il raccordo è deserto, ed arrivo al terminal 3 delle partenze in neanche mezz’ora.
Sono arrivati quasi tutti, i bagagli sui carrelli, solo Marco è in ritardo.
Quando siamo tutti, torniamo con le auto al Reparto per parcheggiare e prendere le ultime cose presso la nostra Sede. Un auto ci riaccompagna al terminal ed iniziamo le procedure d’imbarco.
Non è troppo complicato, in poco meno di un ora abbiamo superato tutti i controlli e siamo davanti il gate D2, imbarco per Madrid.
Possiamo permetterci di bere un caffè con tutta la tranquillità necessaria. Ci viene a porgere un saluto Francesco che non vedevo dalla missione in Nepal, una sorpresa gradita ed inaspettata.
Saliamo sull’aeromobile, prendiamo posto sulle strette poltrone della Iberia, ma sono solo 2 ore e qualcosa per Madrid. Niente colazione a bordo, il nostro volo è supereconomico.
Arriviamo velocemente a destino: per cambiare aereo ci attende una lunga camminata attraverso i finger dell’aeroporto fino all’imbarco U59. Due ore di attesa, tra un bocadillo ed un finto espresso, e poi di nuovo sull’airbus che ci porterà fino a Panama. 11 ore di volo, non passerà mai…..
Qui al contrario abbiamo diversi spuntini, le poltrone sono moderatamente più comode e la Tv ci aiuta a far trascorrere più velocemente il tempo.
Sotto di noi l’immenso Oceano fino a quando non scorgiamo Santo Domingo, con le spiagge bianchissime ed un mare verde come smeraldo. Siamo arrivati: il pesante airbus inizia la discesa ed in poco tempo tocchiamo l’asfalto dell’aeroporto di Panama.
Fa molto caldo e l’umidità è altissima.
Lunga fila all’immigrazione ed alla dogana dove ci contestano le numerose tshirt a seguito, hanno paura che potremmo venderle illegalmente!!! Far capire che sono invece le nostre, di tutto il gruppo ed il gruppo è costituito da 24 persone non è facile, le vogliono sequestrare. Solo l’intervento del nostro accompagnatore presente al terminal fa rientrare l’episodio nella giusta dimensione.
Il pullmino della polizia nazionale ci conduce fino all’hotel dove saremo ospiti per tutto il soggiorno in città. È un 4 stelle, e credo che sarà senza dubbio l’ultimo di questo viaggio: la sosta in questo albergo è infatti il frutto di una sponsorizzazione ottenuta da Celestino in cambio di tre conferenze che lui dovrà tenere a Panama (conferenze sul tema della sicurezza stradale di cui è un grande esperto).
Prendiamo velocemente le camere e dopo la doccia ci ritroviamo con tutto il team nella hall per andare a brindare tutti insieme la fine di questa interminabile giornata. Siamo a Panama, l’avventura ha inizio.