La nave è arrivata ed i container sono stati scaricati. Non potevo ricevere notizia migliore anche se abbiamo faticato non poco per destinare il calcolo delle spese di sbarco: già, volevano addebitarci una costo già pagato alla fonte e solo l’intervento dello spedizioniere da Roma ha chiarito il malinteso.
Anche oggi la sveglia è arrivata alle 5 del mattino, col il verso del Tirannosauro in amore. Doccia alle 6.30 e colazione alle 7. Pronti alle 9.30 per partecipare alla conferenza stampa presso il palazzo della municipalità. Appuntamento importante, saranno presenti gli Ambasciatori di Italia e Spagna e la stampa locale oltre ad un nutrito numero di poliziotti in uniforme.
Apre il meeting Osiris, segue poi Alessandro, io e Celestino che clikka sul PC per proiettare il video che riassume le attività della Onlus. Non c’è infatti miglior modo per illustrare le missioni realizzate dal 2000 ad oggi ed il lungo applauso al termine della visione ce ne da la conferma.
Seguono gli interventi dell’Ambasciatore italiano e spagnolo e molte sono le domande dei giornalisti presenti. Riprende la parola Celestino che tiene una seconda lezione sulla educazione stradale.
Rientriamo in hotel per uno spuntino prima di risalire a bordo del pullman che ci condurrà a visitare il famosissimo Canale di Panama. È a soli venti minuti dal nostro albergo, poco fuori dal centro città.
È un opera ingegneristica incredibile, se solo pensiamo che è stata concepita ai primi del 900. Lungo poco più di 60 km, è uno strumento fondamentale per il trasporto di merci nel mondo. Possono transitare al momento circa 30 navi al giorno, altrettante (ma di misura inferiore) di notte. Di giorno ha un senso unico alternato, mattina in un senso e pomeriggio nell’altro, ed è una risorsa economica importante per il Paese. Una nave container paga per attraversare il canale fino a 400.000 dollari, solo 800 uno yacht, che impiegano dalle 8 alle 10 ore per completare l’intera traversata.
Il canale è ancora in fase di sviluppo e tra qualche mese sarà possibile aprire una nuova tratta che consentirà il passaggio delle navi più grandi, quelle che trasportano fino a 36.000 container. Una nave di questa stazza dovrà pagare per il transito fino ad un milione di dollari, cifre senz’altro astronomiche ma che fanno risparmiare settimane di navigazione nei mari meno sicuri dell’America del Sud.
Tengo sempre sotto controllo il mio cellulare, sono in attesa di comunicazioni circa il ritiro dei container e finalmente sembra che sia stata trovata la location idonea dove svuotarli. La lista dei costi per le operazioni di ritiro delle moto sono sempre molte e salatissime. Ho avuto modo di dirlo in diverse occasioni, su questo tipo di attività regna purtroppo una totale babilonia, i prezzi sono diversissimi da un paese all’altro, i preventivi non hanno alcun valore e trovi sempre chi è li, pronto, a darti una fregatura.
Altro pomeriggio di relax, e al solito c’è chi ha voglia di uscire e chi di riposare. Io devo rimanere incollato al PC in attesa di conferme, che spero arrivino quanto prima.