Forse oggi è la giornata decisiva. Osiris ci viene a prendere alle 9.00 e con Giose, Barbara, Simonetta, Marco e Celestino andiamo dal corrispondente transitario doganale. Solo trovare il palazzo dove sono ubicati gli uffici della Multimodal è complicato. A Panama esistono raramente le tabelle con le vie e tantomeno i numeri civici.
Dopo circa due ore di traffico, il famoso tranque – il mostro di traffico panamense, arriviamo a palazzo di cristallo marrone. Dobbiamo lasciare un documento per poter salire al 14 piano. La responsabile della nostra pratica non è molto simpatica nei nostri confronti, pare ci siano ancora delle cose da pagare, e a tal proposito leggete di cosa si tratta: il nostro spedizioniere a Roma ha pagato per spese doganali una fatture di mille e 60 euro, ma con le spese di trasferimento Multimodal ha ricevuto venti euro meno. Poi Multimodal ha emesso da pagare una seconda fattura di euro 1600, che il nostro corrispondente ha pagato regolarmente. Ora succede che Multimodal si è accorta che l’importo di euro 1600 era errato ed ha emesso una nuova fattura di euro 1200, l’importo esatto. Ora non ci crederete, la Multimodal non ha pensato di tenere i mille e 600 del primo pagamento e restituire i 400, no!! Deve restituire i 1600 e chiede un altro pagamento di 1200, che naturalmente ha bisogno dei giorni necessari di una transazione internazionale. Non sentono ragioni, hanno 1600 euro in mano e ne vogliono altri 1200. Fatto sta che il bonifico dei 1200 ancora non è entrato in cassa e quindi per sbloccare la situazione siamo costretti a lasciare un nostro assegno in garanzia finchè. Teniamo la calma e dopo circa 5 ore di tira e molla ce ne andiamo a pranzo. Ci sbloccheranno i due container per le 17.00.
Festeggiamo la buona notizia, fino a quando ci informano che il magazzino che dovrà ricevere il nostro materiale chiude invece alle 16.00. ed ora??? Ci viene in soccorso la Champion, nostro sostenitore al progetto, che ha un importante distributore in città con tanto di magazzino idoneo allo scarico dei container.
Dopo innumerevoli telefonate si trova un accordo e dal pranzo ci portiamo direttamente in magazzino. Il traffico è una cosa mai vista e spero sia una caratteristica soltanto di Panama. Il resto di MfP che era rimasto in albergo in attesa di notizie arriva al deposito prima di noi ed ora siamo tutti li, insieme, in attesa del grande evento.
Altra telefonata: per uscire dalla dogana gli autisti dei TIR che trasportano i nostri container devono lasciare una “mancia” di 230 euro, non male come inizio della nostra avventura sudamericana.
Finalmente alle 19.00 entrano nel parcheggio Champion, era ora. La massicciata è idonea allo scarico dei furgoni ed in pochissimo tempo facciamo uscire i due Daily. Marco e Stefano, con la collaborazione di Ricky, rimontano le ruote e gli altri particolari che erano stati smontati. Il resto del gruppo si concentra invece sulle moto. Fortunatamente non si registrano danni, funziona tutto, ed impieghiamo circa 5 ore per completare l’operazione. Il caldo è tremendo, l’umidità senza limiti, grondiamo di sudore.
Sono le 2 di notte quando rientriamo in hotel, parcheggiando i nostri mezzi nell’ampio garage. Domani si parte finalmente, ma che fatica.