La moto di Marco non va. Quella vecchia Caponord, rimessa a lucido e rielaborata in ogni dettaglio da problemi di corrente e di carica batteria. Marco nell’incertezza si affida ad un meccanico di Conegliano che dopo un accurato check elimina un paio di evidenti difetti. La moto per quanto tu possa prepararla è comunque un mezzo meccanico con molte componenti elettroniche che possono decidere di lasciarti a piedi quando meno te lo aspetti.
Alle 11 Marco è di ritorno presso l’albergo dove abbiamo pernottato.
La moto è ok e decide: ok, parto con questa.
Abbiamo perso molto tempo e Vienna, la prima tappa estera, è a 680 km!!!
Autostrada e ancora autostrada sotto una pioggia incessante. A Tarvisio un breve stop per l’acquisto della vignette e via di nuovo sulle strade austriache. Ci dobbiamo fermare più volte per cambiare i guanti e per rinforzare l’abbigliamento “caldo”. Siamo scesi a 9 gradi e la pioggia non ci da tregua. Un vento fortissimo ci scuote da una parte all’altra della carreggiata e fulmini formidabili disegnano nel cielo strane figure.
Ma sono soddisfatto, il gruppo è compatto e motivato. Tutto è andato alla grande ed anche i neo assunti in MfP stanno dimostrando grande volontà e tenacia.
Arriviamo nei pressi della capitale austriaca intorno alle 23: abbiamo maturato circa 12 ore di guida “sotto l’acqua” e siamo infreddoliti e bagnati come pulcini, ma siamo arrivati.