Sveglia con un attimo di relax, si parte con orario elastico in attesa delle polizze assicurative che arriveranno alle 10.
La tappa di oggi mi impensierisce, come sarà la strada? Circa 450 km per Atbasar, città in mezzo al nulla, ma almeno abbiamo una temperatura che sfiora i 10°. Un saluto caloroso ai nostri amici di Kostanaj e ci perdiamo tra le terre sconfinate di questo immenso paese. Centinaia di km tra distese di grano inimmaginabili, un paesaggio inconsueto, affascinante anche se ripetitivo. Arriva l’ora del rifornimento e cominciano i problemi: la benzina a 95 ottani non si trova ed il diesel neppure. Dopo vari tentativi troviamo i 95 ma per il diesel Vittorio, accompagnato dalla polizia, deve andare in un’altra stazione di rifornimento. In 300 kilometri ad una buona andatura abbiamo consumato 170 litri di benzina, per 11 moto, e 80 litri di diesel per i due furgoni. Facendo una media abbiamo un consumo km/l di 15, direi ottimo. Il costo della benzina è di euro 0,50 circa, un prezzo che ci aiuterà a compensare l’alto costo dei paesi europei. Avevo previsto un spesa di un euro per litro ed in questo modo probabilmente ci stiamo.
Contro tutte le previsioni meteo, comprese quelle di Richard, abbiamo 17° e dobbiamo cominciare a toglierci qualcosa da dosso, fa caldo. La strada ci aiuta, è rifatta da poco e si scorre senza problemi. Abbiamo sempre una macchina che ci apre la strada anche se il traffico è inesistente e la statale che porta a sud è una sola.
Percorriamo altri 250 km senza quasi accorgercene, e siamo ad Atbasar. Dobbiamo però prima rabboccare benzina ad un paio di moto e completare il rifornimento ad una stazione di servizio appena fuori città. Questa volta il problema è dei furgoni, manca il diesel e ci dicono che lo troveremo solo ad Astana e cioè a 250 km da qui. Non ci spaventiamo, abbiamo riserva di carburante per superare qualunque tratta e così ce ne andiamo a pranzo tranquilli.
Dal ristorante all’hotel e grande sorpresa: è lo stesso hotel dove ho pernottato 12 anni fa!!! Inconfondibile il parcheggio, l’annesso ristorante e le camere senza bagno ad 8 euro per persona. Come si può dimenticare? Troviamo molte persone nella hall e nel ristorante, si è appena celebrato un matrimonio e qui c’è festa. La sposa e le damigelle vestono il caratteristico abito kazako, è un tripudio di colori, una cosa fantastica da vedere.
Per cena accendiamo i fornelli del nostro Iveco e a 5° ci mangiamo una squisita pastasciutta. Dal vicino ristorante arriva un chiasso assordante, i parenti degli sposi hanno sicuramente alzato entrambi i gomiti ed ora sono li che ballano e cantano a squarciagola. Le musiche sono di Toto Cotugno e Adriano Celentano, un vero must da queste parti.