Il progetto che MotoforPeace ha voluto realizzare nel 2016 è stato ancora una volta dedicato ai bambini, a quei bambini sfortunati per i quali l’infanzia, per inspiegabili e drammatiche ragioni del destino, non corrisponde all’età del gioco, della spensieratezza e della gioia, ma rappresenta l’età del dolore più profondo: quello che scaturisce dalla sofferenza dell’abbandono.
I nostri sforzi sono stati così distribuiti:
- ristrutturazione, nello stato della Bolivia, di una casa di accoglienza per bambini da 0 a 3 anni, orfani o abbandonati dalle loro famiglie;
- finanziamento di un progetto finalizzato a coprire le cure di un anno intero per bambini con speciali disabilità – anch’essi orfani o in situazioni di abbandono – ospiti della Onlus NPH in Honduras;
- contribuire a migliorare la vita dei bambini che sopravvivono nelle baraccopoli adiacenti alle discariche municipali delle due principali città dell’Honduras e in aree rurali remote, migliorando soprattutto le strutture sanitarie.
Il nostro scopo, nei due paesi dell’America Latina, è quello di aiutare questa umanità innocente, i nostri fratelli più piccoli e più sfortunati, ad affrontare il lutto, l’abbandono, il trauma di una mancanza fondamentale che può segnare in maniera talora indelebile la vita futura: la mancanza dei genitori, di quell’unico punto di riferimento che ci dona sostegno nel corso dell’infanzia, che ci fornisce gli stimoli necessari ad una crescita serena, e ci fa sentire protetti e circondati da sicurezza, affetto incondizionato e amore profondo.
Il nostro intento è di riuscire a completare, in Bolivia, una casa di accoglienza proprio per i più piccoli, un focolare d’amore aperto all’accoglienza di bambini da neonati fino a 3 anni, di quell’infanzia poco fortunata che, non appena venuta al mondo, deve già iniziare a lottare per la mancanza di una famiglia che è – e rimane – per antonomasia – il “luogo naturale in cui la vita nasce e si sviluppa”.
Ovviamente, non possiamo evitare di far sperimentare ai bambini orfani o abbandonati il dolore della perdita o dell’assenza della propria famiglia, con le inevitabili conseguenze e complicazioni che questa mancanza comporterà nella loro vita futura e nel difficile percorso della loro crescita.
Non crediamo certo che il nostro gesto di solidarietà possa tramutarsi in un miracolo risanatore di ingiustizie: semplicemente, vorremmo aiutare questi bambini a sentirsi meno soli, creando una struttura in cui possano costruire delle relazioni interpersonali, un luogo di condivisione in cui possano riuscire a sentirsi amati, protetti e compresi, una colonna solida e sicura a cui possano far riferimento quando avranno timore di aspirare al futuro, e anche un piccolo spiraglio di fuga dall’infelicità.
In Honduras collaboreremo con la Onlus NPH (Nuestros Pequenos Hermanos), un’organizzazione umanitaria internazionale che da circa 60 anni accoglie nelle sue strutture i bambini più poveri dell’America Latina, salvandoli dalla strada e dal destino avverso, per aiutarli a tornare ad essere cittadini responsabili del loro paese.
Altresì, coopereremo con la Organizzazione Non Governativa RE.TE. di Torino che dal 1997 contribuisce a migliorare la vita dei bambini che sopravvivono nelle discariche municipali delle città di Tegucigalpa e San Pedro Sula, una delle città più violente del mondo, migliorandone le condizioni educative e di salute, nonché dei bambini della frazione remota de El Dictamo.
Ci rendiamo conto che anche questo progetto è molto impegnativo: sostenere le cure per tutti quei bimbi “speciali”, affetti da particolari disabilità fisiche, psichiche, intellettuali, che hanno il sacrosanto diritto di essere seguiti, accuditi, curati, per poter vivere una esistenza dignitosa, per poter progredire nella loro crescita, pur nella loro profonda “diversità”, e contribuire a migliorare il futuro di tutti noi.
Ciò significa non lasciarli in stato di abbandono in disumani “parcheggi” di bambini perché le loro famiglie non riescono a gestirli o a mantenerli, ma cercare di curarli, di alleviare il loro disagio, far loro vivere stimoli intensi, stati emozionali profondi per favorire – laddove possibile – un percorso di sostegno e di “rientro”, offrendo la soluzione più adeguata ai problemi di ogni minore – nel rispetto delle sue potenzialità.
Protagonisti:
Honduras | La Strategia di Intervento NPH
(Nuestros Pequeños Hermanos)
Obiettivo Generale:
- Contribuire a migliorare le condizioni di salute dei bambini disabili.
- Obiettivo Specifico:
- Garantire le cure per un anno dei bambini con rilevanti disabilità e interventi di chirurgia per 10 giorni.
- Beneficiari Diretti:
- Circa 25 bambini con rilevanti disabilità.
Attività principali:
- Visita alla casa dei bambini handicappati
- Screening diagnostici
- Applicazione trattamento farmacologico
- Applicazione trattamento fisioterapico
- Miglioramento delle condizioni di vita dei bambini infermi
- Supporto psicologico ai bambini disabili
Bolivia | La Strategia di Intervento NPH
(Nuestros Pequeños Hermanos)
Obiettivo Generale
Contribuire alla costruzione di una casa di accoglienza per bambini da 0 a 3 anni a Santa Cruz – Bolivia.
Obiettivo Specifico
Dotare la struttura degli strumenti necessari per migliorare le condizioni di vita dei piccoli ospiti.
Beneficiari Diretti
25 bambini in forma permanente
Attività Principali
- Verifica dello stato del progetto
- Verifica delle attrezzature necessarie
- Acquisto del materiale
- Ricondizionamento della struttura
- Cerimonia ufficiale dell’inaugurazione
Honduras | La Strategia di Intervento RETE ONG
Obiettivo Generale:
Contribuire a migliorare le condizioni di salute della popolazione più vulnerabile in Honduras.
Obiettivo Specifico:
Rafforzare l’assistenza sanitaria dei centri di salute delle aree più vulnerabili urbane e rurali.
Beneficiari Diretti:
Due centri di salute pubblica de El Ocotillo e El Dictamo.
Beneficiari Indiretti:
Approssimativamente 34.000 persone.
Pertner Istituzionali:
Ministero della Salute della Repubblica di Honduras e Comune di San Pedro Sula.
Attività Principali:
- Identificazione di un centro di salute in area urbana vulnerabile e di un centro di salute in area rurale remota
- Verifica delle necessità basiche locali
- Elaborazione di una lista di medicine ad ampio spettro e di equipaggiamento basico
- Selezione di uno o più rivenditori utilizzati in Honduras
- Richiesta di preventivo e valutazione
- Firma di contratto di acquisto
- Cerimonia ufficiale di consegna di medicinali e dell’equipaggiamento ai due centri di salute alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti di MotoForPeace e di RE.TE. ONG
- Giornata di attenzione primaria dedicata all’infanzia nelle due località beneficiate.
- Cerimonia di presentazione dell’iniziativa al Ministro dsell’Interno e alla “Direccion General de la Policia Nacional de Honduras”.