Galoppata verso Washington. La giornata non inizia bene, piove ma piove tanto e ritardiamo la partenza con la vana speranza che la perturbazione passi, ma niente da fare.
Così vestiamo le tute da pioggia e ci avventuriamo in autostrada. La freeway oggi è trafficatissima, forse come mai l’abbiamo trovata e sono tanti gli incidenti automobilistici che troviamo sul nostro percorso. Procediamo quindi con la massima attenzione, ci sono infatti molti cantieri aperti ed il flusso delle automobili è incerto con molti scambi di carreggiata. La prima sosta a più di 100 km, sempre sotto la pioggia battente. La maggior parte delle nostre tute da pioggia sembra non reggere al violento acquazzone e siamo bagnati al 50%.
Facciamo un caffè di sostegno e ripartiamo ma prima del secondo stop siamo costretti ad una lunga sosta a causa di un brutto incidente che ha coinvolto 4 auto. L’arrivo delle ambulanze pompieri e polizia è fulmineo e per fortuna non sembrano esserci feriti gravi.
Quando siamo al secondo stop è ora di pranzare e ci prendiamo una pausa più lunga, dobbiamo anche trovare da dormire a W, ma conciliare prezzi con l’ubicazione dell’albergo non è semplice. Ne troviamo uno a poca distanza dal centro che offre le quadruple a meno di 30 $ a notte, ha anche il parcheggio, ok proveremo lì.
Si continua a viaggiare con un tempo migliore, la pioggia ha mollato e rimane solo quella fastidiosa gnagnarella che ci accompagnerà fino a destinazione.
Oggi è la giornata del traffico e ci troviamo più volte a fare file delle kilometriche soprattutto quando giungiamo nei pressi di Norfolk e Quantico, città famose per le loro basi militari.
A 40 km circa da Washington ci fermiamo per salutare Stefano e Deborah: il loro viaggio termina qui e domani rientreranno in Italia. Sono stati di una compagnia eccezionale e Stefano ha dimostrato in varie occasioni una generosità straordinaria. A rivederci alla prossima missione.
Entrare a W non è semplice, anche con l’aiuto del navi abbiamo delle difficoltà a districarci tra le decine di strade a scorrimento veloce, non è semplice tenere insieme in queste condizioni 11 moto e due furgoni, ma con un po’ di pazienza raggiungiamo il Daisy Inn, che per nostra fortuna ci conferma stanze e prezzi.