Si esce per l’ultimo impegno istituzionale: l’incontro con l’Ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite.
Un momento sicuramente importante per il team di MfP in New York. Raggiungiamo il palazzo in taxi e saliamo al 49° piano, dove siamo ricevuti in una splendida sala con un’ampia vetrata, che domina la città.
Dopo il breve ma intenso incontro, ci portiamo presso il salone delle conferenze ed entrare in questa grande sala è davvero emozionante. Oggi è la giornata dedicata alla minoranze indigene e potete immaginare quali diversità di colori ed immagini è possibile osservare. Qualche foto di rito e poi via al Consolato Generale italiano a Park Avenue. Anche qui abbiamo la possibilità di illustrare al Console il nostro progetto prima di rientrare in albergo.
Ora non rimane che preparare le valigie ed attendere il volo delle 17.15. Anche questa esperienza è terminata. Cose belle, cose brutte, ma tutto alimenta il bagaglio di esperienza che mi porto sulle spalle da ben 16 anni.
Questa missione è stata per molti versi difficile, estenuante, ma mi ha regalato, ci ha regalato, emozioni incredibili. Gli occhi della speranza dei bambini di Tegucigalpa valgono tutti gli sforzi compiuti, ed ancora di più.
Grazie a chi ci ha dato la possibilità di realizzare tutto questo.