Apro timidamente la porta. Questa notte si è scatenato un nubifragio così forte che credevo ci portasse via la casetta di legno, un po’ come fare la fine dei tre porcellini…..
La tappa di oggi è incerta, il kilometraggio intendo: il mio GPS ne segna 300 per Varsavia ma la polizia insiste per farci tornare verso Cracovia. Rimontiamo quindi in autostrada, guidiamo con un cielo pulito dalle nuvole e con un sole chiarissimo.
100 km e siamo a Cracovia ma la polizia invece di tirare dritto per Varsavia punta verso il centro. Qualcosa non quadra, e così fermo il corteo. Avevo ben capito, c’era stato un fraintendimento ed i colleghi ci volevano portare a fare un giro in città. Sarebbe bello e molto, Cracovia è una città molto interessante sotto diversi profili, ma abbiamo impegni a Varsavia ed il coefficiente km/tempo non ce lo permette. Arriviamo così a percorrere più di 400 km fino a Varsavia, forse più di 100 dell’itinerario più breve.
In autostrada si ha il tempo per pensare e vedere: davanti a me i furgoni Iveco che i F.lli Strappini ci hanno messo a punto filano via silenziosi: l’assistenza Strappini è stata per noi una vera e propria garanzia. Abbiamo percorso migliaia di km su strade improbabili ma abbiamo potuto godere sempre e comunque dell’assistenza H24 telefonica, dell’invio del materiale in ogni dove e quando possibile l’assistenza presso terze officine nel mondo. Insomma, senza questi mezzi non avremmo potuto fare ciò che abbiamo fatto fino ad oggi.
Ma anche il resto dell’equipaggiamento è ok. L’abbigliamento ormai collaudato della OJ è indiscusso: la nuova tuta tecnica Navigator si indossa come un qualunque capo sportivo, non pesa e non ingombra, e ti offre la possibilità di dare più o meno aria al corpo, tasche a volontà e grande modellabilità.
Gli stivali TCX Infinity credo siano leader riconosciuti, ti permettono un mototurismo a 360° e ciò vuole dire che ti consentono anche delle brevi escursioni a passeggio. Chissà come sarà il modello che lo sostituirà a breve?
Le valigie MyTECH? Una sicurezza unica per il bagaglio. Materiale indistruttibile (ricordate le numerose cadute in Africa?) ed elegante, cerniere affidabili e capienza per tutto ciò che può servire per il turismo a lungo e corto raggio. Impermeabili al 100%, e questo lo posso garantire, con un telaio di supporto molto robusto. Quest’anno io e Richard abbiamo montato anche il paracoppa MyTECH, ed a meno che non prendi una mina antiuomo viaggi senza preoccupazioni. Le borse interne sono comode e pratiche ed il top-case posteriore da 45 litri è come il baule della nonna, c’entra il mondo.
Ottima scoperta i nuovi occhiali della Salice, con le lenti trasparenti per la guida notturna, il casco Airoh è invece una creazione!!! Differenza abissale dal vecchio J106, il nuovo crossover con mentoniera staccabile è incredibile nel comfort e silenziosità. Tra i più leggeri in commercio ha un buon vano per gli auricolari delle radio Midland che a dire il vero non brillano di entusiasmo.
Dainese ha fornito dei paraschiena leggeri ed efficaci e dei guanti pesanti che non abbiamo ancora provato, ma credo che non mancherà l’occasione. Abbiamo montato tre batterie FIAMM per viaggiare senza sorprese e la IPER ci sostiene per la colazione il pranzo e la cena. Quest’anno la IPER ha arricchito la varietà del suo scatolame e devo dire che si ha una buona scelta per non mangiare ogni giorno la stessa cosa.
Gomme della DomenicoParisi ed il meraviglioso sound degli scarichi GPR: il tubo de scapa, come dicono gli spagnoli, garantisce migliori prestazioni, migliore erogazione ai bassi giri e non ti crea problemi nel caso di benzine “poco verdi”. Levissima non ci lascia mai con il becco asciutto e naturalmente un grazie sentito va a tutti gli altri sponsor economici che ci hanno consentito di poter realizzare questa importante missione: Pibergroup, FEA, Nordauto, Bauexpert, Bitubo.
Si arriva in albergo dopo una fila infinita in tangenziale, nonostante la scorta della polizia. Doccia e sistemato il materiale fotografico, siamo pronti ad uscire per cena!!!