Mattina di relativo relax, il primo impegno è all’hotel Rixos dove incontreremo l’ambasciatore italiano e quello turco.
Provvediamo ad aggiornare sito web e pagina FB e dopo aver mangiato una discreta pizza al bar Segafredo di fronte al nostro hotel ci portiamo, a cavallo delle nostre moto, al primo incontro. Sorpresa ancora una volta, al Rixos rivedo un ingegnere della Todini che nel 2002 incontrai in una pista polverosa nel profondo sud kazako. Ci sono altri rappresentanti di importanti aziende italiane ed il nostro ambasciatore ed dopo una breve chiacchierata e le foto di rito andiamo, sempre in moto, a fare un largo giro in centro. La città di Astana è fantastica, grattacieli dalle forme più eccentriche, l’Opera, l’Università ed un centro commerciale a forma di coppa rovesciata. Ne hanno fatta di strada da 12 anni ad oggi, la ricordavo diversa ed ora invece ha tutte di una grande metropoli. Il secondo meeting è presso l’ambasciata di Spagna: ed è un evento in quanto in 14 anni di viaggi è la prima volta che siamo invitati ad un incontro da una rappresentanza diplomatica diversa dalla nostra. Ancora due foto e torniamo in albergo. Molte cose ancora da fare e più problemi irrisolti: Francesco non ha trovate come sostituire la sua catena, Bert non ha trovato un gommista idoneo per cambiare i suoi pneumatici e Jordi ha sempre la perdita di olio dalla forcella.
Mentre si confabula sul come risolvere le cose con le tigri di Astana, io faccio lavare la mia BMW. So che non si dovrebbe ma ha fango e terra ovunque e viste le buone previsioni meteo ne approfitto.
Per cena siamo tutti invitati a casa da Gabriele, una persona che ha dimostrato una cordialità e cortesia unica. Vado a letto presto, domani la partenza è alle 7, ci aspetta uno strappo di 600 km fino a Balkash.