Still Bay, penultima tappa di questo immenso giro dell’Africa Australe.
Cielo coperto e leggera pioggerellina, le previsioni erano esatte. 20 km per salire sulla statale, prendiamo la N2 verso ovest, sulla strada ci siamo solo noi.
Abbiamo autonomia per circa 100 km ed anche qui i distributori non sono molto frequenti. Inizia a piovere con insistenza e decidiamo di indossare i completi da pioggia sotto lo sguardo incuriosito dei babbuini che oggi sembrano essere i padroni della strada.
Il tratto di costa che percorriamo è sempre a ridosso dell’Oceano ma se mi guardo intorno sembra di essere in Trentino: anche se non siamo ad altezze elevate i rilievi sono ricoperti da una folta boscaglia di un verde scuro molto intenso. Pini e abeti ed in più ci sono diversi fiumiciattoli che scendono a mare attraverso dei veri e propri canyon. La capacità di questo territorio di cambiare forma ed aspetto è incredibile.
Ci fermiamo in un paio di occasioni per scattare foto, dai promontori è possibile seguire la costa fino all’orizzonte. L’Oceano è agitato e giungono a riva onde larghe centinaia di metri.
Pranziamo a Mossel Bay, dove finalmente fa capolino il sole. Altri 100 km e siamo arrivati. Il paesaggio si trasforma di nuovo e torna ad essere il piattume di campagna che ci ha accompagnato per moltissimi kilometri.
Dalla N2 scendiamo per circa 30 km fino ad arrivare al mare, ecco Still Bay. Lo stile è uguale a tutti gli altri villaggi che abbiamo visitato, case meravigliose, perfette, strade, viali e giardini curatissimi. La villa che abbiamo affittato affaccia sulla spiaggia, è da mille e una notte ed anche questa ci costerà, al giorno, meno di un hamburger, siamo in bassa stagione.
Abbiamo già percorso 13.306 kilometri.