Una canzone di Francesco De Gregori, dal titolo “adelante adelante” parlava delle meraviglie sudamericane… beh questa canzone l’ho cantata spesso, all’interno del casco.. mentre guidavo la mia moto. Ammirando il paesaggio che scorreva veloce intorno a me con distese immense, spazi infiniti a perdita d’occhio e qualche variate: i Guanaco, un animale selvatico della famiglia dei camelidi, simile ad un Lama, ma di colore marroncino chiaro che mi distraeva lo sguardo dalla strada. Passato lo “ stretto di Magellano” con direzione Ushuaia il paesaggio cambia, si passa dalla Pampa argentina alle montagne del Circolo Polare Artico… anzi Antartico. Ed ad un certo punto anche questi paesaggi meravigliosi finiscono… e ti ritrovi davanti all’oceano. Qui ti rendi conto che sei arrivato davvero alla “fin del mundo”.
Chi aveva coniato questa frase ci aveva azzeccato in pieno. Girando per le strade del centro, appena mi è possibile, sfruttando i collegamenti wi-fi di alcuni locali turistici, do un’occhiata a Google Maps per individuare la mia posizione. E’ impressionante vedere che si è giunti in territori, pur essendo la maggior parte dell’anno coperti di ghiaccio e dalle temperature proibitive, che hanno mantenuto una natura inviolata, dalla bellezza impressionante.