Stamattina abbiamo un primo incontro, molto presto, presso la basilica della città. Autorità civili e di polizia ed il nostro console onorario, Nasser. Il sindaco ci consegna una targa con le chiavi della città, un gesto che ci onora.
Ciudad è una delle poche città al mondo ad avere la tripla frontiera, che ne fa un luogo adatto per tutti i tipi di commercio, compresi quelli illegali. Armi, droga e tutto ciò che è clandestino sale a nord da qui.
A seguire la visita ad Iguazù, dove il Rio Paranà forma le cataratte più estese della terra. Da terra è uno spettacolo grandioso ma per una ottica chiara e completa è meglio fare un giro di pochi minuti in elicottero. Incredibile: foreste impenetrabili a perdita d’occhio con il maestoso Paranà che si svolge lungo la jungla come un serpente.
La vista migliore è attraverso il territorio del Brasile, dove entriamo con un pullmino senza fare emigrazione e attraversando il ponte dell’Amistad (amicizia).
Rientriamo in hotel (ci è stato offerto di soggiornare in un hotel in ristrutturazione) e la sera siamo invitati a cena dal nostro console onorario, di nazionalità libanese ma che vive in Paraguay da sempre.