Africa_2018_Motoforpeace
©MotoForPeace | Carmine Rubicco, 2018

La nostra missione in Angola è diventata un evento

Quando sei stanco è proprio vero che potresti dormire ovunque. In tenda sotto il portico e con una temperatura gradevolissima sono riuscito a recuperare le forze. La campana della chiesa ci ha svegliato alle 5.40, la prima messa è alle 6.00.

Smontiamo velocemente le tende e prepariamo il caffè anche per padre Kristoff che ci raggiunge dopo la funzione. Marco è riuscito a fare un miracolo ed ha scoperto il motivo di una spia accesa del quadro, il debimetro si era scollegato dalla connessione e dava errore.

Oggi il cielo è sereno, non piove (ieri abbiamo preso uno sgrullone molto intenso che ha trasformato in pochi minuti la strada in un fiume d’acqua rossastra che ha reso l’asfalto scivoloso a tal punto che le moto non smettevano di sculettare) ed arriviamo a Saurimo in poco meno di due ore.

Qui troviamo una sorpresa, c’è infatti il governatore della provincia che ci riceve nel palazzo della municipalità per un saluto e per augurarci buon proseguimento. C’è anche la stampa locale a fare foto ed interviste, la nostra missione in Angola è diventata un evento.

Riprendiamo la strada per Luau, tappa finale di questo giorno. La strada presenta dei saliscendi fantastici che attraversano decine di villaggetti.

I contadini offrono i loro prodotti con mercatini improvvisati lungo la banchina e la merce in vendita è sempre la stessa: legna, carbone, manioca, pomodori, a volte frutta e benzina.

Si trova anche qualche pollo o capretto pronto da cucinare. A proposito di quest’ultimi sono un vero pericolo per la circolazione, ve ne sono a migliaia che saltano da una parte all’altra della carreggiata e due giorni fa Marco ne ha investito uno.

I bambini e ragazzi nei villaggi sono tantissimi, l’Angola è un paese molto giovane, e li trovi ovunque: lungo la strada vedi bimbi piccolissimi che giocano scalzi sull’asfalto bollente con giocattoli artigianali, oppure li vedi fare il bagno nei piccoli laghetti che si formano sui bordi della strada, o nei piazzali delle loro case intenti a giocare a pallone.

Ad ogni sosta veniamo letteralmente circondati da un nugolo di bambini di tutte le età e rimangono li impalati a guardarci finché non andiamo via. Riccardo li intrattiene sempre con i suoi numeri di magia o di giocoliere e devo dire che riscuote sempre un grande successo.

Ma le vere protagoniste di questa Africa sono le donne: mentre i maschietti nei torrenti lavano la loro moto o auto, le donne fanno il bucato in condizioni veramente faticose, lavorano nei campi dal mattino presto fino a sera tardi tenendo spesso un bimbo in grembo, uno sulle spalle, sacchi sulla testa ed altro nelle mani.

Ne ho parlato con Don Alfredo di questo superlavoro tutto al femminile e lui mi ha risposto che qui è la “ tradizione”.

Luau finalmente e nei tempi previsti. Il sindaco della città ci vuole incontrare per un saluto e subito dopo ci rechiamo presso la missione che ci ospiterà per la notte.

I nostri referenti sono tutti fuori città e veniamo accolti dal prete più giovane della diocesi che ci sistema alcune camere della struttura. Sempre generosi Egidio e Davide che approntano un risotto ai funghi niente male.